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La verifica documentale di un impianto fotovoltaico

Tutti i proprietari di un impianto fotovoltaico incentivato temono il momento della verifica documentale, ma in realtà se si arriva preparati conoscendo in modo adeguato il proprio impianto non c’è nulla da temere.

Secondo quanto riporta l’articolo denominato “Verifiche e controlli” o “Verifiche, controlli e sopralluoghi” all’interno della Convenzione stipulata tra il GSE e coloro che usufruiscono dell’incentivo, l’ente si riserva di effettuare controlli in qualsiasi momento, indipendentemente dal tipo di impianto fotovoltaico. Il GSE comunica il procedimento di controllo attraverso raccomandata A/R o Posta Elettronica Certificata circa 20 giorni prima della data stabilita e nella comunicazione vengono riportati il luogo, la data, l’ora e il nominativo dell’incaricato che effettuerà il controllo. Durante il controllo dovrà essere presente il proprietario dell’impianto o un suo delegato, che dovrà presentare la documentazione richiesta.

Le visite possono essere di due tipi:

  • la verifica documentale, che riguarda il controllo della documentazione presentata nella fase di richiesta dell’incentivo e gli eventuali adeguamenti successivi;
  • il sopralluogo con verifica documentale consiste in una verifica presso l’impianto per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato e quello che è stato installato.

A seguito della verifica, se sono state rilevate delle irregolarità o violazioni, il GSE può procedere con una richiesta di integrazione con controlli successivi, con una riduzione della tariffa incentivante assegnata, con l’esclusione dall’incentivo e con l’eventuale restituzione dell’importo percepito. È importante ricordare che la maggior parte delle violazioni riguarda errori documentali e la responsabilità totale è sempre del proprietario dell’impianto; successivamente, il proprietario si potrà rivalere sull’impresa e i professionisti che si sono occupati dell’installazione, ma esistono anche dei casi in cui non esiste più l’impresa quando viene effettuato il controllo. Per tali motivi è fondamentale essere consapevoli del proprio impianto fotovoltaico e di assicurarsi in maniera preventiva che sia presente tutta la documentazione corretta.

Le visite possono essere di due tipi:

  • la verifica documentale, che riguarda il controllo della documentazione presentata nella fase di richiesta dell’incentivo e gli eventuali adeguamenti successivi;
  • il sopralluogo con verifica documentale consiste in una verifica presso l’impianto per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato e quello che è stato installato.

A seguito della verifica, se sono state rilevate delle irregolarità o violazioni, il GSE può procedere con una richiesta di integrazione con controlli successivi, con una riduzione della tariffa incentivante assegnata, con l’esclusione dall’incentivo e con l’eventuale restituzione dell’importo percepito. È importante ricordare che la maggior parte delle violazioni riguarda errori documentali e la responsabilità totale è sempre del proprietario dell’impianto; successivamente, il proprietario si potrà rivalere sull’impresa e i professionisti che si sono occupati dell’installazione, ma esistono anche dei casi in cui non esiste più l’impresa quando viene effettuato il controllo. Per tali motivi è fondamentale essere consapevoli del proprio impianto fotovoltaico e di assicurarsi in maniera preventiva che sia presente tutta la documentazione corretta.

La verifica documentale avviene su tutta la documentazione presentata e varia in funzione delle caratteristiche specifiche dell’impianto e del Conto Energia di riferimento. Si riportano alcuni documenti che potrebbero essere chiesti in fase di verifica:

  • domanda di concessione della tariffa incentivante;
  • l’Autorizzazione Unica necessaria per l’autorizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica al di sopra di prefissate soglie di potenza;
  • la Procedura Abilitativa Semplificativa in caso di impianti al di sotto di prefissate soglie di potenza;
  • la comunicazione al Comune ed il nulla osta con il permesso di costruire;
  • la dichiarazione di essere proprietario dell’immobile nel quale è realizzato l’impianto;
  • il progetto dell’impianto realizzato, completo di elaborati grafici di dettaglio e schema elettrico;
  • la relazione tecnica dell’impianto con la descrizione delle caratteristiche dell’impianto e delle caratteristiche progettuali;
  • l’elenco dei moduli fotovoltaici e degli inverter con i relativi numeri di serie; la comunicazione del Gestore di Rete con la notifica del codice POD;
  • una relazione fotografica dell’impianto.

Infine, il certificato di collaudo dell’impianto rappresenta l’atto tecnico-amministrativo finale dell’installazione ed è un documento obbligatorio che viene prodotto alla fine dell’attività di collaudo, ovvero l’attività più importante durante la realizzazione di un impianto poiché permette di verificarne la perfetta funzionalità e di individuare se ci sono eventuali difetti.

L’aspetto fondamentale di una verifica documentale è essere preparati già da prima della comunicazione da parte del GSE e verificare se la documentazione è completa, in modo da non avere problemi o timori durante il controllo.

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