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La diagnosi energetica industriale

Cos’è una diagnosi energetica industriale?

Il mondo di oggi è costellato dalla tecnologia: dai telefoni alle automobili, dalla rete internet alle più grandi industrie e aziende che producono materie che prima non era possibile nemmeno pensare.E tutti questi elementi qui sopra citati vengono sempre sottoposti a delle diagnosi per cercare di superare eventuali problematiche e per cercare di migliorare sempre di più la loro efficienza. Tra queste anche le industrie devono effettuare una diagnosi e, questa, prende il nome di diagnosi energetica industriale. È una procedura specifica che la maggior parte delle aziende o delle grandi industrie deve sottoporsi obbligatoriamente, stando alle norme dell’articolo 8 del d.lgs. 102/2014. La diagnosi energetica industriale mira ad individuare tutti quegli interventi che è possibile effettuare per andare a diminuire i consumi energetici di tali industrie.

Come evidenziato nelle righe precedenti, le industrie sono obbligate a sottoporsi a questa diagnosi per diversi motivi che verranno spiegati nel paragrafo successivo.

L’obbligo delle industrie

Solitamente sono sia le grandi imprese e sia tutte quelle imprese che spendono alti consumi energetici. Ovviamente per essere tali devono possedere diverse caratteristiche e, i loro consumi, devono superare certi parametri.
Le grandi imprese sono quelle che realizzano un fatturato di 50 milioni di euro circa, generando un profitto annuale pari a 43 milioni di euro; inoltre rientrano tra le grandi imprese quelle che occupano 250 persone circa. Inoltre, vengono definiti con l’appellativo grandi, solo se il 25% del loro capitale viene gestito da un ente pubblico.
Infine, ci sono le imprese che presentano un dispendio energetico molto alto. Queste vengono registrate in elenco aggiornato ogni anno, istituito presso la Cassa Conguaglio per il settore elettrico.

Ovviamente le imprese sono monitorate costantemente e chi non rispetta tali regolamenti o che comunque si rifiuta volontariamente di effettuare la diagnosi, verrà severamente punito, in quanto esistono pesanti sanzioni.

A quali sanzioni vanno incontro le imprese che non effettuano la diagnosi?

La diagnosi energetica industriale ha una data di scadenza che corrisponde al 5 dicembre 2019. La diagnosi deve essere consegnata all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Come scritto pocanzi, per chi non rispetta la data di scadenza o per chi si rifiuta di effettuare la diagnosi, saranno previste diverse sanzioni. Per quelli che si rifiutano volontariamente di effettuare la diagnosi si pagherà un’ammenda che oscilla tra le 4 e le 40mila euro di multa. Se invece la diagnosi non è conforme, la multa sarà meno salata, ma comunque di un valore che parte dalle due mila euro, fino ad arrivare alle ventimila.
La diagnosi ha una cadenza quadriennale: quattro anni perché è il tempo necessario per comprendere un piano da parte degli esperti per migliorare i consumi che le proprie imprese sostengono ogni anno; non solo, ma quattro anni sono il periodo giusto per capire come rende ancora più innovativa la propria azienda.

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