Il fotovoltaico in Italia sta vivendo un’importante espansione grazie a una serie di incentivi statali e politiche regionali, che puntano a sostenere la transizione energetica delle aziende verso fonti rinnovabili. L’Italia, grazie a queste politiche di sostegno alle imprese per renderle green e sostenibili, sta compiendo significativi progressi verso gli obiettivi di transizione energetica fissati dall’Unione Europea previsti per il 2030 e 2050, favorendo al contempo la competitività delle sue imprese agricole e industriali. Di seguito un excursus su tutti gli incentivi disponibili.
Bando Agrisolare
Uno degli incentivi più rilevanti a disposizione delle imprese agricole e agroindustriali è l’Agrisolare, rientrante nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Si rivolge a imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria; imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO riportato nell’Avviso Pubblico che il Ministero dell’Agricoltura deve ancora emanare; le cooperative agricole che svolgono attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse; Associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).
Permette l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici agricoli, zootecnici e agroindustriali, senza compromettere la produttività dei terreni destinati all’agricoltura con contributi fino all’80% a fondo perduto.
L’obiettivo dell’Agrisolare è duplice: da un lato, incrementare la produzione di energia pulita attraverso l’uso di superfici già esistenti, come i tetti delle aziende agricole, e dall’altro ridurre i costi energetici degli operatori del settore primario, che spesso affrontano bollette onerose a causa dell’elevato fabbisogno di energia. In questo modo, gli agricoltori possono migliorare la sostenibilità delle proprie attività, utilizzando energia rinnovabile per alimentare macchinari, impianti di irrigazione o strutture di stoccaggio.
Oltre all’installazione dei pannelli è possibile, per le aziende agricole, eseguire degli interventi complementari di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture quali la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione, anche al fine di contribuire al benessere degli animali.
Agrivoltaico
Un ulteriore incentivo previsto dal PNRR è quello dell’Agrivoltaico, in cui la produzione agricola e quella energetica convivono sullo stesso terreno. A differenza dell’Agrisolare, che sfrutta superfici già edificate, l’Agrivoltaico si basa sull’installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli in modo tale che le coltivazioni possano coesistere con la produzione di energia solare.
Viene fornito un contributo in forma di capitale che copre fino al 40% dei costi ammissibili per l’intervento. È anche prevista una tariffa incentivante applicata alla produzione netta di energia elettrica immessa in rete.
Il limite massimo di investimento ammissibile corrisponde a 1.500 €/kW, utilizzabile per:
- la realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati; la fornitura e installazione dei sistemi di accumulo e attrezzature per il monitoraggio dell’impianto fotovoltaico; connessione alla rete elettrica nazionale; lavori edili. La potenza nominale dell’impianto deve essere superiore a 1 kW.
Le domande per accedere a questo incentivo per l’agrivoltaico possono essere presentate tra il 4 giugno 2024 e il 2 settembre 2026.
La Nuova Sabatini
Oltre agli incentivi specifici per il settore agricolo, un altro strumento fondamentale per favorire l’adozione di impianti fotovoltaici in Italia è la Nuova Sabatini, una misura volta a sostenere gli investimenti delle imprese italiane in beni strumentali.
La Nuova Sabatini prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e agevolazioni per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature ad alta efficienza, inclusi gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni. Grazie a questo strumento, le imprese, comprese quelle agricole e agroalimentari, possono accedere a finanziamenti a tassi agevolati per l’acquisto di impianti fotovoltaici, migliorando così la propria competitività e riducendo i costi energetici.
Uno degli aspetti più interessanti della Nuova Sabatini è l’attenzione all’efficienza energetica. Gli impianti fotovoltaici, infatti, sono spesso accompagnati da interventi di ottimizzazione dei consumi energetici, come l’installazione di sistemi di accumulo di energia o l’integrazione con altri sistemi di produzione di energia rinnovabile, come l’eolico o il biogas. Questo consente alle imprese di raggiungere una maggiore indipendenza energetica, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e migliorando la propria sostenibilità ambientale.
Piano Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0 promosso dal Mimit è finalizzato a sostenere il processo di trasformazione energetica delle imprese e mette a disposizione delle aziende italiane una dotazione pari a 6,3 miliardi di euro. Prevede la concessione di un credito d’imposta alle aziende che può arrivare fino al 45% per nuovi investimenti, a seconda della riduzione dei consumi energetici realizzata.
I beneficiari del Piano Transizione 5.0 sono Micro, Piccole e Medie Imprese, ditte individuali, reti e consorzi con sede in Italia.
L’efficienza energetica è parte fondamentale della transizione 5.0. Il Decreto Legge prescrive di adottare tecnologie che riducano gli sprechi e ottimizzino l’utilizzo delle risorse energetiche, con conseguente impatto positivo sull’ambiente. Promuove l’acquisto di beni per la produzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili.
Tra le spese trainate ammissibili rientra l’investimento in impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo e batterie di stoccaggio. I pannelli fotovoltaici devono avere i moduli prodotti in UE e un’efficienza maggiore o uguale al 21,5%.
Il credito d’imposta è concesso fino al 45% ed è modulato in 9 aliquote in funzione dell’ammontare degli investimenti e della riduzione dei consumi energetici conseguita.
Questo beneficio fiscale è legato alla riduzione del consumo di energia finale (almeno del 3%) dell’unità produttiva o al risparmio energetico nei processi (almeno del 5%) grazie agli investimenti in attività digitali.
Il credito d’imposta aumenta in base al miglioramento certificato dell’efficienza energetica. I progetti devono essere certificati da un valutatore indipendente, con certificazioni ex ante e ex post. La misura comprende un regime di crediti d’imposta per le spese sostenute tra il 1º gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.
PIA – MINI PIA
I Pacchetti Integrati di Agevolazione promuovono lo sviluppo e l’innovazione tecnologica e la transizione energetica ed ambientale delle imprese pugliesi. Si tratta di un incentivo per il fotovoltaico a favore delle micro e piccole imprese con sede legale e operativa in Puglia, per l’installazione di impianti fotovoltaici. In particolare il MiniPIA prevede un aiuto che può arrivare a coprire il 65% delle spese ammissibili. Gli interventi saranno selezionati con procedura valutativa a sportello fino all’esaurimento dei fondi.
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